Strani anni in cui viviamo , con grandi cambiamenti , sicurezze che vengono meno realtà nuove che emergono.
Non è facile avere delle certezze e la mia posizione di essere umano nel pieno dei suoi anni con una famiglia, dei figli ed un lavoro di insegnante mi inducono a seri momenti di autoanalisi.
La coerenza stà diventando un bene prezioso al pari del sapere cambiare ed adattarsi alle nuove esingenze..
Partendo dai massimi sistemi posso dire di appartenere ad una porzione di umanità estremamente fortunata la cui responsabilità nei confronti del mondo sono enormi.
Non mi sembra però che il mondo stia andando nella direzione giusta da un lato schiere di bisognosi hanno fame vera mentre dall’altra schiere di menti vengono tenute imprigionate in una falsa realtà.
Non mi piace questa presunzione di fondo che serpeggia nel nostro vivere comune.
Siamo nella civiltà della comunicazione e stranamente siamo soli a volte incapaci di pensare con la nostra testa.
La visione consumistica della nostra società capitalistica da un lato ci ha dato il benessere ma dall’altra rischia di portarci in rovina. Sono un convinto fautore della democrazia occidentale ma penso che il nostro modello sia un punto di partenza non di arrivo.
Quello che cerco di combattere è l’egoismo mascherato da incapacità di dialogo e miglioramento.
Questo soprattutto nei giovani diventa un guscio di protezione che giustifica perfino l’uso della violenza.
Spero di poter trasmettere ai miei figli l’apertura mentale,la disponibilità verso il nuovo e verso gli altri,la curiosità intellettuale che permette di crescere ,la voglia di mettersi in discussione.
Non sono sicuramente un esempio, ho anche io i miei limiti ma continuo ad avere voglia di migliorarmi imparando dai miei errori cercando di fare il meglio.
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